Un'analisi fredda e spensierata di un latino nella terra delle bionde... e che bionde!

Friday, April 22, 2005

Baltico

Spesso avevo sentito parlare di Lettonia, Estonia, quasi sempre perche' una di queste nazioni finiva nell'insignificante girone di qualificazione dell'Italia ai mondiali di calcio. Ora ne ho visitato le capitali e mi hanno imbarazzato.
Non che queste citta' siano imbarazzanti. Anzi, direi che sono le nostre citta' ad essere imbarazzanti a confronto. Ma no, non e' l'n-esimo paragone tra nazioni e culture, questa volta scrivo per ammettere la mia colpa e chiedere scusa.
Chiedere scusa per aver associato queste nazioni solo a colf a basso prezzo, a una totale assenza di gusto nel vestire (in questo caso non a torto... a quanto pare sono esaltati dal 'leopardato', e smalto per unghie dai colori impossibili), a mano d'opera galoppante, e a tanto altro.
Ho visto citta' luccicanti dai mille colori, illuminate da una splendida architettura, dai resti di una cultura che stenta a scomparire, citta' che non vogliono dimenticare la doppia occupazione comunista nazista.
Ho visto citta' vive anche di notte dove la gente si diverte senza eccessi. Ho visto splendide bmw serie 7 davanti a splendidi palazzi secolari perfettamente mantenuti, con bancomat proiettanti immagini e suoni.
Direi che in citta' vivono soprattutto i ricchi, e che ricchi. La differenza tra campagna e citta' e' di quelle che si trovano solo nei libri che raccontano storie di inizio secolo, di fuga dalla campagna.
Ho visto diverse culture, ho visto citta' in corsa, ho visto un sacco di turisti... turisti di merda... sì, come me.