Un'analisi fredda e spensierata di un latino nella terra delle bionde... e che bionde!

Wednesday, February 23, 2005

Everyone Around Here, Everyone Has Got Fear!

Fuori è grigio, un fredda brezza si inserisce tra i palazzi e ti sbatte in faccia. Nevica, beh almeno non piove, ed il cielo nemmeno lo guardo, è coperto, già lo so. Devo andare in uni per alcune commissioni ma ieri ho fatto tardi, non sono troppo d'accordo con me stesso. Sono in un purgatorio pre-laurea, post e pre erasmus. Non ho niente da fare. Le lungaggini burocratiche mi hanno portato a Milano, perchè è la città dei record quella in cui sono ora, ben quattordici giorni prima. E per cosa? Per riceve la tesi stampata CORRETTAMENTE comunque IL GIORNO PRIMA della sua discussione. Eh, sì, questa è l'Italia.... MILLE COLORI.
Mi mandano un messaggio da Uppsala, -20 gradi percepiti... beh chi sta la su almeno rimarrà ben mantenuto. La cosa forse peggiore di questa situazione sono i miei album in Svezia. Sono affossato sua una radio che streamma reggae roots 24-7 che è molto bella... ma... ho dovuto scaricare qualche canzone dei radiohead, nello specifico un live a mtv supersonics (che consiglio). Tutto quel peace & love dopo un po' è stucchevole e non si addice al mio pessimismo interstellare, fanculo, ave al ladro!
Il tempo che passa qui è talmente noioso che pure questo post non mi riesce interessante, nemmeno il pigiama 'a fantasia' che ho addosso tanto interessante non è.
In compenso ho iniziato a leggere Hemingway (grazie Caprazzi), i 49 racconti, e devo dire che nonostante sia spinto a saltare le parti veramente troppo descrittive, mi piace molto il modo in cui usa le parole. E' un bravo autore, penso che fara' strada...
Bene, non mi riescono nemmeno le battute, quindi taglio qui questo strazio allucinan...

Thursday, February 10, 2005

Chi vuol essere bigotto?

E' un po' che non scrivo su questo mio diario, vedo spesso dei blog pieni di inutili messaggi, giusto per riempire l'area Archivio, come se un blog pieno significasse una mente piena di buone idee o una vita piena di buone azioni.
In questi giorni sto analizzando sempre più questa cultura svedese, cercando, a mio modo, lo scontro con quanti più svedesi possibili, per capire. Qualche giorno fa parlavo con una ragazza autoctona di come le nostre culture siano così differenti in maniera quasi speculare. Loro sentono il bisogno di una maggiore apertura, di una maggiore socievolezza mentre da parte nostra la mancanza è quella di una mentalità che più si presti al sacrificio per un senso comune di giustizia.
Ok, detta così sembra un discorso di merda, ma penso che la sostanziale differenza sia riassumibile nel fatto che loro, gli svedesi, non sono capaci di trascendere oltre le regole impostegli. Una regola è presente quindi va rispettata e non va discussa. Questo avviene sia che il buonsenso (sempre che loro ne abbiano veramente uno proprio) gli dica o meno che quella regola è giusta.
Dal mio punto di vista invece trovo molto interessante il nostro raggirare le regole, o spesso infrangerle, qualora noi riteniamo che queste siano ingiuste, lasciandoci quindi capaci di un'analisi del sistema e rendendoci così autonomi da un percorso segnato.
Entrambi i sistemi sono indubbiamente efficaci ma altrettanto carenti. Nel caso svedese troviamo delle persone che come pecore seguono una serie di regole e leggi senza chiedersi se queste siano o meno sbagliate, la loro origine e il loro scopo. Dal punto di vista italiano invece, ci troviamo come delle scimmie capaci sì di trascendere alcune regole imposte, ma incapaci di sacrificio davanti a leggi GIUSTE ma per noi scomode (vedi le tasse, le code, il riciclaggio...).
Ok, forse 3 settimane sono poche per tale analisi, beh... ne sono consapevole, quindi queste parole valgono quello che sono: un post in un blog.
Prima conversazione:
Parla una 33enne studentessa di legge, penso in dottorato, con lavoro presso istituto penitenziario femminile. Bionda, occhi blu, bel seno (sposata con un coglione stile Steve Balmer).
"Sì, l'italia è proprio una bella nazione ma non mi piace il vostro presidente del consiglio."
Mhm, al meno su questo siamo d'accordo.
"Sì non piace nemmeno a me ma che ci vuoi fare, ognuno ha quello che si merita. Ad ogni modo direi che a qualcuno non piaceva nemmeno il vostro ministro degli esteri (ndr. E' stata ammazzata qualche mese fa in un supermercato)."
La ragazza rimane di ghiaccio.
"Beh... ma questa è stata un'opera di un pazzo, non c'entra la politica."
....
"Perchè conosci assassini considerati sani?"
Altro silenzio...
"E poi se non sbaglio in quel periodo il parlamento stava discutendo un'eventuale ulteriore avvicinamento dei rapporti con l'UE..."
"Sì ma sono state fatte indagini ed è stata opera di un pazzo in cerca di popolarità."
Un ghigno si disegna sul mio volto, non riesco a reprimerlo ma non riesco nemmeno a metterla al muro, non ho prove. Cambiamo discorso:
"E come la mettiamo col discorso System Boulaget (ndr. i negozi del monopolio di stato, unici col permesso di vendita di alcolici con grado maggiore di 3.5%)? Ieri sono passato davanti alla vetrina di uno (in un centro commerciale, ed aveva un'estensione doppia rispetto a qualunque altro negozio nell'edificio), e c'erano tutte e 7 le casse aperte, con al meno 25 persone per cassa in fila... non mi sembra l'immagine di una società sana."
E qui ti voglio, rispondi a questo!
"EH si, si questo in effetti hai ragione, ma per noi è una questione di cultura, è così da centinaia di anni. Anche voi avete la cultura del vino, no?"
Cosa? Ammazzarsi di alcool è una questione di cultura?
"Beh si, hai perfettamente ragione, noi abbiamo la cultura del UN BICCHIERE DI VINO a pasto, non del UNA BOTTIGLIA DI VODKA ogni volta che esco."
Qui la ragazza cede, anche se non su tutta la linea.
"Beh si, in effetti la questione è particolare e concordo con te, questo monopolio è una cosa stupida, lo stato ti vuole tutelare ma in realtà vuole beccarsi i soldi delle tasse".
Beh, al meno cede sull'ipocrisia della cosa. Bene ora che ha ceduto è il momento dell'attacco frontale... le droghe!
"Beh, allora se è giusto togliere il monopolio al'alcool, cosa ne dice della legalizzazione delle droghe leggere?"
Il terrore si disegna sul suo volto...
"Si così ci troviamo in strada la gente che si buca!"
Trattengo il ghigno, trattengo la risata, ma la mia rigidezza dovuta al controllo vale più di mille parole.
"Se non sbaglio quello che hai in mano è un bicchiere pieno di vodka e nell'altro hai in mano una sigaretta."
Bene, ho tirato l'amo, ora vediamo cosa abbocca.
"Guarda io lavoro in una prigione e tutte le donne che sono li in prigione sono in galera per reati legati alla droga".
"Tipo?"
"Guidavano sotto effetto di droghe, oppure sotto effetto di droga hanno commesso reati".
"beh se non sbaglio e' illegale anche guidare sotto l'effetto di alcool, e la legalizzazione delle droghe leggere comporta la possibilità di farne uso solo in casa propria o nei coffe shop, quindi non ne vedo la differenza."
"Sì vabè, non è che l'Olanda non abbia problemi."
"Che abbia problemi non ci sono dubbi, però io olandesi che si ammazzano di canne non ne ho conosciuti ancora."
Inizio quasi a pensare che sia troppo facile con questa... quindi la lascio stare ma non prima di porle la domandona finale
"Non pensi sia possibile che quelle persone siano in galera per la stessa ragione per cui hanno cominciato a drogarsi? Magari non è la droga che li ha portati ad essere criminali, ma c'e' una ragione di fondo che li ha portati sia alla droga che alla criminalità? Dopotutto molti criminali da piccoli andavano all'oratorio, potresti dire che questa è quindi la causa? (TM Paolo Rossi)."
La ragazza non prende nemmeno in considerazione la cosa quindi lascio perdere e cambio stanza.
Questa era solo una delle mie vittime, a presto le prossime puntate.

Wednesday, February 02, 2005

E l'uni?

Quando penso all'università in Italia, mi viene in mente l'angolo caffè al dipartimento di informatica, con il soffitto di polistirolo che e' cascato e ci sono infiltrazioni dappertutto. Tutto intorno case popolari. Ok, Milano ci mette del suo, il governo ci mette il resto, o meglio, non ci mette un cazzo. Il mio professore, piuttosto popolare in ambito accademico, ha un ufficio piccolo pieno di cartoni colmi di fogli e di libri che chiedono di essere bruciati più che letti. Lui puzza ed ha tick nervosi. Vorrei avere una foto del dipartimento, ma ho paura di rompere l'obbiettivo. Ho invece alcune foto del dipartimento di informatica qui ad Uppsala:



Le porte hanno tutte un lettore per schede magnetiche.... sai qui gli studenti hanno accesso 24 ore su 24 7 giorni su 7. Al seminterrato ci sono delle intere sezioni dedicate agli studenti, dove ci sono forni microonde, cucine, armadiette, DOCCIE, le aule hanno 5 lavagne ed in effetti non capisco nemmeno io a cosa servano, con proiettori e sarcazzi vari. La mensa a 5 euro è molto buona, hai vari menu, e l'insalata è gratis comunque... come lo è l'acqua. Si anche in italia abbiamo la mensa (1, all'ISU) pranzi con + di 5 euro, e devi modificare il tuo ciclo biologico e presentertici alle 11:30 per fare una coda decente. Ah, dimenticavo, l'università è gratis per tutti gli studenti, qui in Svezia.