7:45 - un caffe', un cornetto e 5kg di troppo al check-in. Finalmente un eccesso nella mia vita e guarda caso mi tocca pagare. Una signora alla "incelofanatrice" molto gentilmente mi ha consigliato di mettere qualche jeans nel bagaglio a mano, ho risparmiato, che gentile. Ha cercato di convincermi a comprare un portafogli, una vera mamma e' una mamma a prescindere da chi abbia di fronte.
7:47 - 2+2=5... parte la colonna sonora di Milano-Stoccolma solo andata, chissa' quale nota la chiudera'.
7:50 - sono in sala d'attesa, sono circondato da biondi svedesi di mezza eta', inizio ad ascoltarli parlare ma per ora niente. Per ora sono a casa, sono loro gli stranieri, vaffanculo. Scruto la sala, niente fighe. Forse non viaggiano.
7:52 - Ho una ragazza di fronte a me, penso sia italiana, legge il Corriere...fascista! Magari se riesco le faro' uno sgambetto. Tra l'altro ho a portata di mano il trepiedi...
8:00 - C'e' nebbia fuori, che sia un segno? Brancolo nella nebbia. Voglio pensare che Dio manderebbe segnali piu' articolati che una semplice nebbia, e' "banalotto" e "provinciale".
8:30 - Inizia l'imbarco, io sono seduto vicino ad una ragazza. Sembra sia la prima volta che vola, pare agitata. Ha in mano la settimana enigmistica e un vocabolario inglese-italiano. Potrebbe essere straniera... che metodo per imparare l'italiano!
11:20 - siamo a poco da Stoccolma, decido di vedere se e' svedese e le chiedo se "gotan", il suffisso che trovo su molti indirizzi, voglia dire "street" o qualcosa del genere. Le mostro l'indirizzo del mio studentato per farle un esempio. Lei e' italiana e verra' a stare allo stesso studentato...
Si gira quella davanti... Verra' a stare anche lei ad Uppsala... Che probabilita' ci poteva essere che tutto cio' succedesse? Guardo fuori dal finestrino in cerca di un asino che vola, potrei cogliere l'occasione. Niente.
12:00 - Sono alla raccolta bagagli, il pilota non verra' ricordato per la leggerezza della sua mano. Ad ogni modo mentre attendo i bagagli "la fascista" si fa avanti... E' di Brunico e verra' ad Uppsala anche lei.
12:30 - Inizia il lungo viaggio composto da bus, bus, treni, sarcazzi. Il panorama e' fantastico, diciamo che in Svezia non hanno problemi con gli alberi.
15:00 - Uppsala, eccola la Parma del Nord. Io e Giovanna, la ragazza col mal d'aereo, ci procuriamo le chiavi della nostra stanza e cerchiamo un mezzo per raggiungerlo. Tutti sono incredibilmente gentili, nei tabacchini ci regalano cartine (mappe), e il signore del pullman ci spiega dove dobbiamo scendere, come si pronuncia la fermata etc. Sono colpito.
16:00 - E' buio... cristo sembra notte... Ad ogni modo io e i miei 30kg di bagagli iniziamo a percorrere la strada che porta il nome di Rackabergsg. E' pieno di casette molto carine, le fineste hanno splendide tendine, vedo dentro piante, quadri, lampadari futuristici. Deve essere un complesso residenziale per famiglie. Non puo' essere uno studentato, gli studentati hanno solo una cosa riconoscibile dalle finestre: le crepe. Ad ogni modo il cartello non sembra essere daccordo. E' Lui, ecco lo studentato. Cristo se questi sono avanti...
Trovo la mia palazzina, apro il portone con il mio badge... si avete letto bene, si entra col badge... Apro il corridoio e mi trovo in un appartamento molto molto accogliente, con una bella bionda che sta pulendo la sua stanza. E' Charlotta, finlandese, cosi' come lo e' il suo ragazzo che non fatica ad uscire a mostrare i suoi 2.40m di altezza. Ecco la mia stanza... mhm... esce anche da questa un tizio, Frederieck, un ragazzo belga che in teoria NON DOVREBBE ESSERE NELLA MIA STANZA. Ok, mi dice che il contratto scade quella sera, e che lui parte mercoledi, il giorno dopo si sarebbe tolto dai coglioni. Buon inizio
17:00 - Ho passato l'ultima ora a farmi spiegare un po' come vanno le cose qui da Fred. E' molto gentile, mi vende la sua bicicletta... sono a cavallo, anzi no. Mangio finalmente qualcosa, mi faccio una doccia e continuo la mia chiaccherata. Mi mostra come funziona la casa, la lavatrice che e' al piano sotterraneo che va prenotata attraverso un sistema computerizzato di coda, sempre attraverso il badge. Ho voglia di vomitare, fanculo Italia di merda.
18:00 - La chiaccherata continua, tiro fuori una cartina (mappa) e Freddy mi mostra un po' dove siamo, a quanto sia il centro e dove sono le Nation. Mi fa controllare la posta col suo computer e scopro che Internet mi sara' disponibile in stanza solo dopo una settimana. Sai.... hanno un sistema di firewalling molto avanzato che ti autentica sul MAC address e ti ridireziona sul proxy. Tutto e' trasparente scopro, puoi usare MSN, DC++, porno e quant'altro. Tra l'altro c'e'
una rete interna in tutta Uppsala a cui possono accedere solo gli studenti con Hubs Dc++... il rigurgito antiitaliano ritorna, lo trattengo.
22:00 - Mi metto daccordo con Fred in modo da permettergli di fare i bagagli e pulire la stanza. Io dormiro' nella stanza di un altro tizio in un altro "corridor", un suo amico che ora e' in qualche gita sarcazzo dove. Mi chiedo perche' si ostinino a chiamare questi appartamenti "corridors". C'e' una cucina, molto bella, con microonde, forno, piante e quant'altro. Una doccia, un bagno (in 2 stanze separate) 5 stanze da letto molto spaziose e ben arredate, con tanto di lavandino e specchio. Mi tornano in mente i dormitori italiani... sento l'acido gastrico salire l'esofago... mando giu'.
22:30 - dopo gli sms d'obbligo, mi metto a dormire, domani mi aspetta una lunga giornata.